CB, PMR, apparati radioamatoriali: un po' di chiarezza

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  1. David‚ IN3EQA
     
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    La normativa di questo settore è molto particolare. E anche contradditoria. Giusto per fare un esempio, nel modulo per ottenere il rilascio dell'autorizzazione generale, è richiesto di indicare quali apparati saranno utilizzati... Ovvero si dovrebbero già possedere, senza ancora avere conseguito il titolo amministrativo... Per non parlare di vere e propre assurdità presenti in atti amministrativi firmati per anni da direttori generali. Da mettersi le mani nei capelli. E a proposito di frequenze, una porzione di queste che in tutta Europa (compresa la repubblica di S. Marino) è assegnata ANCHE al servizio di radioamatore (sia pure in statuto secondario) solo in territorio italiano è assegnata in esclusiva al ministero della difesa (che poi la "subappalta" al ministero degli affari interni). Spettacolare...

    Personalmente, nel corso degli anni, ho avuto controlli stradali da quasi tutte le polizie civili e militari ma mai nessuno si è avventurato nel controllo dell'apparato che io ho installato fisso sul mio veicolo. Fossi in voi non mi fiderei ciecamente di quello che è riportato nei vari prontuari al codice della strada (EGAF e similari) in questo settore. In ogni caso l'accertamento tecnico è di competenza esclusiva dell'ispettorato territoriale. L'operatore di polizia ha facoltà di accertare tutti i titoli di autorizzazione del caso. A ciascuno il proprio compito.

    L'unico documento a avere una scadenza, sempre decennale, è l'autorizzazione generale; la patente non ha scadenza.
    Ora la patente è di unica tipologia e abilita alla trasmissione su tutte le frequenze assegnate al servizio di radioamatore dal piano nazionale di ripartizione delle frequenze con potenza massima di 500 watt (anche su mezzi mobili).
     
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30 replies since 9/12/2019, 15:03   13206 views
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