CB, PMR, apparati radioamatoriali: un po' di chiarezza

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  1. giacal
     
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    Sono molti i veicoli muniti di apparecchiatura ricetrasmittente, ma la normativa specifica è spesso poco conosciuta, basata sulla consuetudine o - peggio - sulla convinzione dell'assenza dei controlli. Facciamo un po' di chiarezza.
    Secondo l'attuale normativa, le apparecchiature ricetrasmittenti che si possono installare o utilizzare a scopo di sperimentazione, ludico, di collegamento amatoriale si dividono essenzialmente in cinque categorie.

    C.B. (= Citizen band)
    E' forse la categoria maggiormente diffusa di apparecchiature, usata soprattutto dagli autisti professionali per tenersi aggiornati sulle condizioni del traffico e su eventuali emergenze. Funziona sulla banda dei 27 Mhz con potenza massima consentita di 5 W. Richiede esclusivamente la dichiarazione di inizio attività inviata all'Ispettorato Compartimentale delle Poste e Comunicazioni competente per territorio di residenza dell'utilizzatore ed è subordinata al pagamento annuale del contributo spese di 12 Euro indipendentemente dal numero di apparati posseduti e/o installati. Tale documentazione (dichiarazione + attestazione di versamento da effettuarsi entro il 31 gennaio di ogni anno) va obbligatoriamente tenuta a bordo del veicolo e deve essere esibita agli organi di controllo a loro specifica richiesta. ATTENZIONE: VEDERE MODIFICHE ALLA NORMATIVA RIPORTATE A PAG. 2 DEL PRESENTE TOPIC!!
    Le apparecchiature devono essere di tipo omologato: l'omologazione si evince dal sigillo "CEPT" presente sull'apparecchiatura.

    PMR 446 (= Personal Mobile Radio)
    Una delle ultime novità sul panorama delle radiocomunicazioni a scopo ludico, è costituita da apparati radio esclusivamente di tipo portatile (quindi, niente veicolari o fissi) che funzionano su 8 canali sulla gamma 446 Mhz. Gli apparati devono essere omologati secondo specifiche caratteristiche: potenza non superiore ai 500 mW, antenna di tipo fisso, non staccabile. Per essere in regola basta dimostrare esclusivamente l'avvenuto pagamento dei 12 Euro visti sopra con medesimo bollettino postale, senza necessità di previa dichiarazione di inizio attività. ATTENZIONE: VEDERE MODIFICHE ALLA NORMATIVA RIPORTATE A PAG. 2 DEL PRESENTE TOPIC!!

    Radioamatori
    In tale definizione rientrano tutti coloro i quali hanno sostenuto e superato uno specifico esame di abilitazione presso gli Ispettorati Compartimentali delle Poste e Comunicazioni, ottenendo due tipi di documenti:
    1) la Patente di Radioamatore;
    2) l'Autorizzazione Generale (ex licenza) contenente un nominativo radio assegnato dal Ministero.
    Tale documentazione, in caso di apparecchiatura installata su veicolo, deve essere conservata anche in fotocopia autenticata ed esibita a ogni controllo su richiesta dell'organo accertatore. Gli apparati radioamatoriali differiscono per caratteristiche tecniche e costruttive da quelli visti sopra: non sono apparecchiature canalizzate, ma a sintonia continua di frequenza; non hanno una limitazione standard di potenza, poiché quest'ultima viene disciplinata dalla relativa autorizzazione generale; possono spaziare in tutte le frequenze assegnate al servizio di radioamatore. L'operatore può disporre di apparecchiature sia veicolari che portatili senza bisogno di ulteriori certificazioni.

    LPD (= Low Power Device)
    Si tratta di dispositivi di debole potenza (massimo 10 milliwatt) funzionanti sulla frequenza del 433 Mhz. Comparsi in Italia nel 2002, furono lo strumento preferito per i collegamenti tra più veicoli in colonna e furono usati soprattutto dai motociclisti, grazie alle ridotte dimensioni di queste radio. Oggi si tratta di dispositivi pressochè abbandonati in favore dei più versatili e meno costosi PMR, anche perchè la frequenza di esercizio degli LPD era canalizzata in 69 canali, dei quali solo i primi 20 possono essere utilizzati liberamente in Italia visto che dal 21° si entra nelle frequenze in uso al servizio di radioamatore. In ogni caso anche per l'utilizzo di questi dispositivi non serve nessuna licenza nè alcun canone di esercizio.

    SRD (= Short Range Device)
    Sono apparecchiature professionali di debolissima potenza utilizzate essenzialmente in ambito lavorativo da addetti ai cantieri stradali o simili. Il loro utilizzo è subordinato al rilascio di autorizzazione che il reale utilizzatore può anche non avere al seguito su strada, ma che deve essere esibita dal responsabile di cantiere o dal proprietario della ditta in caso di controlli.

    Attenzione alle sanzioni, molto pesanti e che possono prevedere anche il sequestro dell'apparecchiatura!

    Edited by Polstradaforum - 11/3/2024, 09:23
     
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